Quando gli scrittori si dimenticano di Google Maps

sceneggiatura Jul 21, 2020

Oggi ti porto una piccola riflessione sull'importanza dei dettagli. In futuro torneremo ancora a parlare di dettagli, entrando in modo più interessante nell'argomento, ma per questa volta teniamoci su un errore davvero dozzinale: dimenticarsi della tecnologia disponibile.

Il mondo di oggi è pieno di tecnologie che semplificano la vita e rendono impossibili, o prive di senso, un sacco di azioni e situazioni tipiche delle storie di venti o trenta anni fa.

Ti racconto un aneddoto. Mio fratello stava guardando la serie Manifest e a un certo punto gli partono i porconi. Mi racconta cosa è successo nell'episodio ed è una roba inquietante da vedere, oggi, in una serie moderna.

Episodio 12: i protagonisti stanno cercando un bambino scomparso, Cal, e credono che i disegni che ha lasciato siano una "mappa". Fin qui tutto ok. Una del gruppo riconosce il disegno di una piazza con una statua e una chiesa col campanile: non è certa al 100% perché è...

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Le regole rendono più creativi!

vita da scrittori Jul 03, 2020

Oggi voglio proporti la riflessione di un mio amico insegnante sul rapporto tra regole e creatività.

A inizio giugno 2019 ho partecipato a una delle live private, per i soli iscritti, di Sistema ADC, il corso dedicato all'apprendimento a cura di Alessandro de Concini. Come capita spesso, motivo per cui cerco di seguirle ogni volta che riesco, la live di Alessandro conteneva diverse riflessioni interessati spendibili anche al di fuori del suo corso su come studiare meglio.

Alessandro stava parlando delle differenze tra chi fa mappe mentali (o schemi) usando solo il computer e chi invece lavora su carta, o perlomeno aveva imparato sulla carta prima di passare al digitale e poi si era concentrato a lavorare in digitale coi limiti dei fogli A4, in modo da poter stampare il materiale di studio.

Chi lavorava fin da subito solo al computer tendeva a imparare meno bene, a fare schemi e mappe peggiori. Meno eleganti, con parole di troppo e spazi gestiti male. Mappe non solo inadatte...

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Punto INTERROGATIVO e punto ESCLAMATIVO usati assieme?! Si può fare o no?

note editoriali Jun 29, 2020

Ci sono tante cose che mi fanno incazzare degli editori italiani, e una di queste è la loro predisposizione a occuparsi di idiozie senza senso, di loro norme editoriali senza alcun effetto sul cervello del lettore, e di farlo in modo puntiglioso...

... ma poi sono ignoranti in modo abissale non solo su come funzioni la scrittura in relazione ai meccanismi cognitivi e di simulazione nella mente di chi legge, ma perfino su concetti basilari di grammatica italiana!

Io non sono un grammar nazi e non sono un fan della "correttezza" grammaticale astratta a scapito del reale uso colloquiale del parlato perché mi occupo di narrativa e il realismo fa di norma a capocciate con la perfezione teorica linguistica.

Suonerebbe farlocco se scrivessimo ogni battuta solo in modo "perfetto" per la grammatica teorica: non si parla così nella realtà, si usano piccole scorciatoie, si sporca un po' il linguaggio.

Nemmeno l'Accademia della Crusca è fan del linguaggio...

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Dialogue Tag: sai DAVVERO come si usano?

scrittura creativa Jun 13, 2020

Quante volte ti sei bloccato mentre scrivevi un dialogo e ti sei chiesto: "Ma qui posso usare disse? Va bene urlò oppure è sbagliato? Quanti posso usarne?"

I dialoghi erano la mia spina nel fianco quando ero agli inizi, col primo romanzo (un fantasy) che stavo scrivendo nel 2002. Davvero non avevo idea di dove sbattere la testa, per questo ho dedicato tanta attenzione ai dialoghi nelle mie lezioni.

In anni mi sono accorto che è un problema comune un po' a tutti! Diverse volte gli aspiranti corsisti mi hanno chiesto come si utilizzano i dialogue tag, ovvero quelle indicazioni che spesso si inseriscono nei dialoghi per far capire chi parla e come pronuncia la battuta.

Non sono obbligatori, non sono nemmeno la scelta che consiglio di più, ma possono essere utili per variare i dialoghi e sono molto utili in casi specifici.

Partiamo dall'inizio!

I dialogue tag sono quei verbi come "disse", "ribatté", "urlò" ecc. che di norma si impiegano per far...

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Il Punto di Vista spiegato con un esempio semplice

scrittura creativa Jun 04, 2020

Scrivere una storia che cattura il lettore, lo trascina fino all'ultima pagina e la lascia desideroso di leggere altre nostre opere è l'obiettivo di tutti gli scrittori, giusto?

Coinvolgere il lettore, emozionarlo, trasformarlo in un nostro fan avido di ulteriori romanzi e racconti è possibile, se si conosce il segreto della migliore narrativa: padroneggiare il punto di vista.

Questo è l'elemento centrale del mio insegnamento di narrativa immersiva che ha portato autori come Giuseppe Menconi, Marco Crescizz o Livio Gambarini all'avere una base di fan che li stima e li segue da anni. Tutti riescono a "pubblicare" se si impegnano un po', ma pochissimi, come loro, riescono a piacere davvero al pubblico...

... e non a un pubblico qualsiasi, ma a un pubblico difficile formato da lettori insoddisfatti della qualità media delle opere in libreria. Il pubblico che i grossi editori perdono di continuo, ma che gli autori intelligenti e ben formati, e i piccoli...

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Scrivere tutto il giorno al computer e averne la nausea

vita da scrittori May 14, 2020

Ti è mai capitato di voler scrivere, ma poi ti metti al computer e non riesci a farlo? Come se la scrittura si bloccasse alla sola idea di iniziare davvero?

Nei contenuti bonus del Corso Avanzato di Scrittura Creativa ho trattato diversi modi per scrivere di più e con più felicità per chi è troppo stanco a causa del lavoro o ha gli occhi affaticati per il troppo tempo al computer, ma questo è un caso diverso.

C'è chi ha un problema molto più grave: chi fa un lavoro così "pesante" a livello di stress, seduto al computer in ufficio, ogni giorno, per otto-dieci ore, che se deve pure sedersi davanti al proprio computer a casa viene subito colto dal peso di tutti i sentimenti negativi connessi al lavoro.

Gli viene proprio la nausea.

La negatività di un lavoro che non gratifica a sufficienza si trasferisce sugli strumenti di quel lavoro: la scrivania, la postura assunta sulla sedia, la tastiera classica di un...

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Se chiedi il parere di un ignorante...

vita da scrittori Apr 19, 2020

... riceverai una risposta figlia dell'ignoranza.

Ora vediamo perché. :-)

Oggi ti porto un'altra pillola sul fantastico rapporto tra gli artisti insicuri, in cerca di "pareri" dai primi che capitano, e la capacità umana di dire idiozie terrificanti quando veniamo sollecitati a esprimere opinioni su questioni che non conosciamo!

Uno spasso! :-D

Ricordi la mail precedente? Avevo spiegato come l'idea di spargere certi termini problematici nei posti in cui non potevano creare danni, all'interno del proprio testo, fosse venuta a quel mio autore dopo aver sentito la risposta totalmente idiota dei suoi amici.

Forse i suoi amici avevano fornito un "caso raro" di risposte idiote che vanno decifrate con cura per tirarne fuori una qualche informazione utile?

No, quelle risposte sono la norma.

In qualsiasi settore artistico.

E anche in quelli scientifici.

Ma rimaniamo sull'arte: voglio proporti questo video di Synergo, a partire dal minuto 12 (ascoltalo, merita moltissimo): ...

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Dimmi quando, mentre, poi...

scrittura creativa Apr 09, 2020

In un articolo precedente ti avevo detto che avremmo affrontato l'argomento di come usare i pensieri dei personaggi per applicare un piccolo trucchetto che può migliorare di molto la tua scrittura.

Magari proprio "molto" non è detto, non per tutti quanti, ma se sei cascato in un certo tipo di problema che ti sto per illustrare allora l'effetto potrà essere molto positivo.

Quando leggiamo un normale romanzo ci troviamo un sacco di robaccia che rovinerebbe la scrittura immersiva:

  1. rapporti temporali esplicitati tramite "quando", "poi", "mentre" ecc. invece che mostrati nel loro semplice avvenire in sequenza;
  2. aggettivi vaghi e carichi di giudizio come "bello", "brutto" o formule di vaghezza come "quasi" (se è quasi rosso cosa dobbiamo immaginarci di diverso da rosso? Un rosso slavato che tende al rosa? Un arancione con note rossastre?);
  3. verbi inutili che riassumono senza esplicitare come "provare" (se "provi a buttare giù la porta" esattamente cosa...
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È facile dire "funzionale alla storia", ma...

scrittura creativa Mar 26, 2020

Uno studente del Corso Avanzato mi ha inviato un dubbio molto interessante, e con il suo consenso lo condivido con tutti voi:

Caro Duca,
mi trovo con un problema fastidioso e ho bisogno di un tuo parere.

Nell'ultima storia che sto scrivendo ho un problema legato alle scene di sesso. Non ne sono mai stato un grande fan (in generale sono gratuite e fastidiose). Ma essendo il difetto fatale del protagonista il cedere alle tentazioni della carne, evitare scene scabrose non è semplice.

Sto facendo del mio meglio per tenere tutto nei limiti dell'utile (di fronte a essa, anche la decenza deve cedere!), ma  resta comunque il dubbio di aver scritto un racconto erotico.

La storia mi piace e la sto scrivendo con facilità. Ma se da una parte sento che il personaggio narrante crea empatia col lettore, poiché le sue tentazioni sono comprensibili, dall'altra mi domando: "ma non starò esagerando"?

Grazie mille dell'attenzione e ancora buon lavoro!

- Jacopo

Chiaro...

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Un livello medio da film è sufficiente per una storia?

sceneggiatura Feb 14, 2020

Oggi voglio parlarti di un problema tipico di chi affronta lo studio e la scrittura delle sceneggiature per i film, oppure si trova a confrontare ciò che realizza (un romanzo?) col livello mediocre delle storie che troppo spesso arrivano al cinema.

Ha senso valutare la storia del proprio romanzo paragonandola a quella di un film pieno di errori e problemi, e usare il successo economico di quel film per giustificare  la colpevole pigrizia con cui si è realizzata la propria opera di narrativa?

No.

E nemmeno i veri sceneggiatori lo fanno... perché le brutte opere che troppo spesso vediamo trionfare al cinema non riescono nel loro intento "grazie ai propri errori", ma grazie alla forza del brand di cui fanno parte o degli attori famosi (e talvolta della moda del momento). Trionfano "nonostante i propri errori", non grazie a questi.

Se non stai scrivendo una sceneggiatura per un film della Marvel, per esempio, non potrai accedere in nessun modo a quell'enorme...

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