Riflessioni Conclusive del Corso di Sceneggiatura

[Questo è l'ultimo articolo del Corso Base di Sceneggiatura: se vuoi fare questo corso per imparare a progettare e scrivere storie come un professionista ti consiglio di partire con l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura!]

 

Bene, ora hai le basi fondamentali sulla struttura di una storia. Ti invito di nuovo a leggere il saggio di Dara Marks per arricchire il tuo bagaglio con più esempi, ma se non ti va di leggerlo ti anticipo che nel Corso Avanzato analizzo di nuovo il modello dell’arco e spiego anche come mai gli elementi sono disposti in un ordine preciso. Un ordine elegante.

Un’eleganza nascosta che non è facile cogliere leggendo il saggio della Marks, e che lei stessa sottovaluta dicendo che quegli elementi possono anche non essere posti tutti esattamente in quel modo. Vero, c’è del margine di manovra, ma c’è anche una teoria (che lei non spiega e io sì) che permette di capire qual...

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Un Problema Fisico è un Difetto Fatale?

[Questa è la tredicesima lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Pesare cinquanta kg di troppo è un difetto fatale? Cosa ci dice della protagonista il fatto che si tinga i capelli di rosa? E che rapporto c’è tra avere un grosso naso e il difetto fatale di un personaggio?

Molto spesso si fa confusione tra difetto fatale e caratteristiche fisiche, dando un peso drammatico eccessivo a qualcosa che non riguarda l’interiorità del personaggio, come se il difetto da superare fosse nel corpo e non prima di tutto nella mente. Ci cascano in parecchi, soprattutto chi pensa che sia “banale” non fare quell’errore. Chiariamoci le idee una volta per tutte.

Il difetto fatale è un tratto che in quella specifica storia è modificabile per poter vincere e che allo stato attuale impedisce al personaggio di farcela....

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Posta in Gioco: per Cosa stai Lottando?

[Questa è la dodicesima lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Abbiamo visto in precedenza cosa è una storia e perché si regge sul conflitto. Abbiamo visto come mai è importante che il personaggio abbia un difetto fatale per motivare il suo ruolo di protagonista e l’esistenza della storia stessa.

Abbiamo visto perché è importante costruire l’empatia per il protagonista e come mai è meglio che la storia sia dotata di un “significato” che vada oltre la somma di scene connesse tra loro per ordine cronologico o mera causalità.

Fin qui tutto ok? Bene.

Le storie ben fatte danno un senso agli eventi, un senso che spesso la vita non ha, e tramite quel senso ci permettono di sentire una connessione tra le vicende del personaggio, le sue sofferenze, le sue scelte, e la nostra vita.

Per ottenere...

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Empatia: il Segreto delle Storie Migliori

[Questa è l'undicesima lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Abbiamo parlato in precedenza di come si struttura a grandi linee una storia, sul perché abbia bisogno di conflitto e sul motivo per cui questo conflitto debba essere legato a una caratteristica difettosa del protagonista.

Il protagonista è tale proprio perché quella sua caratteristica si rivela ormai catastrofica, tale da portarlo alla sconfitta se non la cambierà, a causa degli eventi… e la storia è interessante proprio perché il personaggio non è già perfettamente in grado di vincere, ma deve imparare come fare.

Fin qui tutto bene. Ma tutto questo conta qualcosa se del personaggio non ci importa nulla? Se vederlo perdere o vincere ci è indifferente? O peggio ancora, conta qualcosa se il personaggio ci dà fastidio e...

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L'Arco di Trasformazione del Personaggio: la Storia in Tre Atti

[Questa è la decima lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Abbiamo visto come sviluppare la tridimensionalità del protagonista attraverso una storia basata su tre tipi di conflitto, e abbiamo visto come sfruttare il punto di vista tematico per chiarirsi le idee sul difetto del personaggio, sugli antagonisti e sulle caratteristiche che rappresentano entrambi. Proseguiamo con gli elementi della storia nel suo svolgimento.

Recuperiamo l’immagine che mostra l’arco di trasformazione.

Immagine tratta dal saggio “L’Arco di Trasformazione del Personaggio” di Dara Marks, Dino Audino Editore. Leggetelo!

Prima di tutto possiamo notare che la storia, seguendo il modello classico, è divisa in tre atti ovvero tre divisioni del tempo da bilanciare per contenere inizio, svolgimento e fine, senza che nessun aspetto prenda il...

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L'Arco di Trasformazione del Personaggio: Tema e Punto di Vista Tematico

[Questa è la nona lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Abbiamo già visto cosa sono tema e premessa in passato, e li ritroviamo nella versione adottata dalla Marks coi nomi di tema e punto di vista tematico. Il tema esprime l’argomento di cui la storia parla a livello di reale significato, non di semplice azione. Il tema è ciò che dà significato alla vicenda e la sua declinazione, il punto di vista tematico, viene espressa attraverso le azioni dei personaggi.

Il punto di vista tematico è un concetto simile alla premessa, seppur non così vincolato alla forma causa-effetto precisa e al dover idealmente “contenere il finale”. Questo lo rende più debole, da solo, ma all’interno del sistema della Marks risulta facile da gestire e nonostante la formulazione meno precisa è difficile che...

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L'Arco di Trasformazione del Personaggio: Tre Conflitti, una Storia

[Questa è l'ottava lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

L’arco di trasformazione è il percorso che porta un personaggio a cambiare nel corso di una vicenda, affrontando nuove sfide, adattandosi agli eventi e infine vincendo. Un percorso vittorioso grazie all’acquisizione di una visione diversa dei fatti rispetto a quella, fallimentare, che aveva all’inizio della storia.

Il testo di riferimento da studiare per capire bene l’arco di trasformazione, a meno che non ti bastino le mie spiegazioni sintetiche, è L’Arco di Trasformazione del Personaggio di Dara Marks, pubblicato in Italia da Dino Audino Editore.

Io consiglio sempre di non accontentarsi delle mie spiegazioni e di leggerlo, di andare all’origine dei concetti che spiego, perché è ricco di esempi e ragionamenti. Non sono sempre...

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Il Viaggio dell'Eroe

[Questa è la settima lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

L’eroe dai mille volti. Il viaggio dell’eroe. Il monomito. Mai sentito parlare di questi concetti? Sintetizzando molto la questione, studi comparativi tra i miti del mondo portarono poco dopo la Seconda Guerra Mondiale alla pubblicazione di un volume intitolato L’Eroe dai Mille Volti, di Joseph Campbell.

Quel volume si inserì come una pietra miliare negli studi di mitologia comparativa, mostrando come Mosè ed Ercole avessero ben più punti in comune di quanto sembrasse e che, in soldoni, i grandi miti (magari non tutti, ma quasi) nati in diverse società nel corso dei millenni sono riconducibili a un singolo grande modello generale.

Come se il cervello umano fosse programmato per progettare così le storie e per favorirle, tant’è che...

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La Premessa: il Senso della Storia

[Questa è la sesta lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Abbiamo un personaggio con un difetto fatale, abbiamo dei chiari obiettivi e abbiamo il conflitto. Ma non basta. Se vuoi tramutare la vicenda in una storia “vera”, è preferibile che vi sia un filo conduttore che unisca tutte le scene non solo a livello causale o cronologico, ma a livello tematico.

In una storia non si cerca la riproduzione dell’insen­satezza della vita: le storie hanno una funzione (definita, tra virgolette, “religiosa”) che è quella di illudere l’uomo che ciò che accade abbia un senso e che la vita non sia una massa di roba a caso poco o nulla governata dalle azioni dei protagonisti.

Immagina una storia come Il Padrino che si concluda, prima della resa dei conti, con Michael Corleone che al ristorante mangia un alimento...

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Le Scelte Morali

[Questa è la quinta lezione del Corso Base di Sceneggiatura: se hai perso l'introduzione al Corso Base di Scrittura e Sceneggiatura, ti consiglio caldamente di leggerla!]

 

Torniamo alle scelte che il personaggio fa per raggiungere l’o­biet­tivo. Le scelte sono fondamentali, come detto, per non farlo apparire passivo, per fare in modo che il suo agire incida sul mondo della narrazione, e più sono forti e chiare le conseguenze, più il lettore sarà “preoccupato” quando il personaggio prenderà una decisione.

Se il lettore si affeziona a diversi personaggi e se ognuno di questi, per il proprio bene (e magari in buona fede), prende decisioni che è evidente causeranno danni agli altri, meglio ancora. Il lettore sarà sempre sulle spine e ogni ipotetico trionfo di uno di loro gli farà subito temere le ripercussioni sugli altri. Qualcosa di simile accade nella serie di romanzi di successo Le Cronache del...

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