Se chiedi il parere di un ignorante...

... riceverai una risposta figlia dell'ignoranza.

Ora vediamo perché. :-)

Oggi ti porto un'altra pillola sul fantastico rapporto tra gli artisti insicuri, in cerca di "pareri" dai primi che capitano, e la capacità umana di dire idiozie terrificanti quando veniamo sollecitati a esprimere opinioni su questioni che non conosciamo!

Uno spasso! :-D

Ricordi la mail precedente? Avevo spiegato come l'idea di spargere certi termini problematici nei posti in cui non potevano creare danni, all'interno del proprio testo, fosse venuta a quel mio autore dopo aver sentito la risposta totalmente idiota dei suoi amici.

Forse i suoi amici avevano fornito un "caso raro" di risposte idiote che vanno decifrate con cura per tirarne fuori una qualche informazione utile?

No, quelle risposte sono la norma.

In qualsiasi settore artistico.

E anche in quelli scientifici.

Ma rimaniamo sull'arte: voglio proporti questo video di Synergo, a partire dal minuto 12 (ascoltalo, merita moltissimo): https://youtu.be/ou3dU4tii_Q?t=722

[...] Erano contenti, erano visibilmente contenti. Ma nel momento in cui gli chiedevi "Cosa c'è che non va?", riguardavano il filmato e trovavano tutti i problemi del mondo... che non esistevano, ma li trovavano. Perché dovevano rispondere a una domanda, "Cosa c'è che non va?", e partiva la mentalità da quiz. [...] Questa è la percezione del pubblico: se tu gli chiedi di trovare un problema, cazzo, te lo trova! Te lo trova! Anche se se lo inventa.

Tutto chiaro? :-)

Ecco, allo stesso modo, dopo aver studiato il corso gratuito di scrittura o perfino quello avanzato, chiediti sempre: sto acquisendo feedback nel modo corretto? Ovvero: sto analizzando, senza introdurre bias, la reale reazione del pubblico...

... o sto facendo la totale idiozia di chiedere al pubblico di dirmi direttamente cosa non va, quando il pubblico (e ci mancherebbe il contrario!) non sa niente di scrittura?

Se il tuo amico non sa niente e tu hai fatto un corso (sul serio, cioè se hai imparato), è abbastanza chiaro che non potrà essere in grado di individuare i veri problemi meglio di te...

... ma se ti viene in mente che abbia senso chiedergli la risposta esatta, allora probabilmente hai acquisito così pochi concetti dal corso da non essere più edotto di lui. Usa questo campanello d'allarme come scusa per studiare di nuovo tutto il corso (sia il gratuito che l'eventuale corso avanzato, se lo hai acquistato), e questa volta con molta più attenzione. :-)

Abbiamo trattato in modo abbastanza esteso la questione dei bias di giudizio (su cui si fonda anche il parere richiesto espressamente agli amici) nei primi sette articoli del Corso Avanzato di Sceneggiatura.

Quegli articoli sono stati una faticaccia da realizzare, ma sono davvero contento di averli aggiunti: il feedback entusiasta ricevuto dai miei corsisti, affamati di psicologia sociale e di studi su come funziona il nostro cervello, come è giusto che sia per chi vuole scrivere buone storie, mi ha ricompensato di tutto. :-)

Il bello di confrontarsi con chi vuole davvero imparare, e sa apprezzare che per capire la scrittura per davvero spesso bisogna fare giri un po' lunghi, passando in altri campi del sapere.

A proposito: sono tentato di tramutare quelle prime lezioni in un minicorso dedicato, a prezzo molto abbordabile, per chi è interessato solo a questi argomenti e non al mio Corso Avanzato vero e proprio... chi mi seguirà vedrà. ;-)